Il 12 gennaio a lezione di sport dal «Maestro» Carlo Devoti
A lezione dal Maestro di sport. Venerdì 12 gennaio alle 20.30 salirà sul palco dell’auditorium Don Guetti di Tione Carlo Devoti, volto noto a molti sportivi e non, ambasciatore dell’Accademia Olimpica Nazionale, Maestro di Sport del Coni ed ex azzurro del volley, nonché direttore del Festival Internazionale dei Giovani di Barceto.
Un’occasione da non perdere per sportivi, dirigenti di società, genitori, ma anche per i semplici appassionati e curiosi, resa possibile dall’iniziativa del Brenta Volley, patrocinata dal Comune di Tione.
«Società e Sport» sarà questo il titolo della serata che vedrà protagonista Devoti, introdotto dai quattro ospiti che parteciperanno alla serata. L’assessore allo sport del Comune di Tione Roberto Zamboni introdurrà il tema “il ruolo dello sport nelle aree periferiche”, mentre il Ceo dell’azienda Innova Oreste Bottaro parlerà dell’“azienda come squadra”.
Di assoluto rilievo anche la presenza di Adriano Di Pinto, assistant coach dell’Itas Trentino Volley e Formatore Federale Fipav, che parlerà di “sport e soft skills”, seguito nel proprio intervento dalla presidente del Comitato Trentino del Coni Paola Mora, che porrà l’attenzione sulla rilevanza territoriale dell’ente da lei rappresentato.
Carlo Devoti avrà modo di portare a Tione, in particolar modo a tutti quanti decideranno di partecipare all’interessante serata, la sua ricca esperienza. Tra le tematiche affrontate, ci saranno il ruolo educativo dello sport, con un approfondimento sul rapporto allenatore-atleta in virtù anche dei marcati cambiamenti generazionali, così come sul rapporto genitore-figlio, in primis in relazione alle aspettative dell’uno e dell’altro. Si parlerà, tra le altre cose, anche di come costruire una mentalità sportiva e delle fasi della sensibilità mentale e tecnica nella vita di un atleta.
Aspetti importanti, che verranno nuovamente toccati il giorno successivo, sabato 13 gennaio, quando Devoti incontrerà personalmente i gruppi squadra del Brenta Volley, dai giocatori, ai tecnici fino ai genitori, non ultimo lo staff dirigenziale.
Nell’occasione, Devoti avrà modo di parlare del suo progetto “Giochiamo a Giocare”, già in applicazione con il gruppo Volley S3 del club tionese, quindi di approfondire l’aspetto del ruolo del direttivo, degli atleti, dei genitori e degli allenatori in una società sportiva, con un cenno anche all’importanza della supercompensazione, degli schemi motori (potenzialità e criticità in relazione alla fascia di età) e dalle regole del miglioramento.
Un’opportunità che la società Brenta Volley ha voluto creare, cogliere e promuovere, sempre nell’ottica di un progetto volto alla crescita del vivaio e dei giovani sportivi sotto ogni punto di vista, non solo agonistico, con una crescente attenzione rivolta all’aspetto formativo e comportamentale, tanto degli atleti quanto dello staff tecnico e dirigenziale.
Nella serata di sabato, inoltre, Carlo Devoti seguirà dalla tribuna la partita della serie D femminile del Brenta Volley, a ideale chiusura di un fine settimana all’insegna dello sport. A lezione dal Maestro.
Chi è Carlo Devoti
Nato a Ponte dell’Olio il 14 maggio 1946, inizia nell'atletica leggera come eptatleta (5° posto Italiani assoluti a Formia) e decatleta, conseguendo il distintivo d'oro Fidal per aver superato i 5500 punti. Gioca come schiacciatore nella nazionale italiana di pallavolo, con la quale totalizza 70 presenze e partecipa ai Mondiali di Sofia nel 1970. Con la Nazionale vince la medaglia d’oro alle Universiadi di Torino del 1970. È Maestro dello Sport del Coni dal 1969. Intraprende la carriera di allenatore, fino a guidare Parma in serie A1. Nel 1984 fa nascere la Scuola di Sport Barilla e, a seguire, diventa direttore del Festival Internazionale dei Giovani di Berceto (Parma), impegno che gli fa vincere il Premio per la Pace “Livia Cagnani”. Sempre grazie a questa iniziativa, il 24 giugno 2019 gli viene conferito a Parigi il "Palmarès 2019" dell'Arts-Sciences-Lettres, assegnato a chi si distingue a livello mondiale per la promozione della cultura nel campo artistico, letterario e scientifico. La motivazione specifica sta nell'aver riportato all'attenzione dei giovani il connubio fra arte e sport come strumenti di pace, così come dettato dallo spirito olimpico. In data 26 novembre 2020 gli viene conferita la nomina di "Ambasciatore Regionale dell'Accademia Olimpica Nazionale" per il ruolo di promotore dello sport.
Nell'allegato a fondo pagina la locandina dell'evento in formato pdf